In questo spazio sono inserite le locandine dei festival partner Lineatrad


Carpino, piccolo borgo di circa 5 mila abitanti, sul Gargano, a 4 km dal Lago di Varano e a 9 km dalla Costa Adriatica; tra il turismo religioso dei Santuari di S. Pio (San Giovanni Rotondo) e S. Michele Arcangelo (Monte Sant’Angelo) e quello balneare. L’economia di Carpino è incentrata soprattutto sulla produzione dell’olio extravergine di oliva dalle straordinarie proprietà organolettiche. È proprio qui che affondano le origini della nostra musica popolare, oggetto di studio già dal 1954 da parte dell’etnomusicologo americano Alan Lomax che insieme a Diego Capitella, direttore del centro nazionale di studi sulla musica popolare effettuarono una serie di registrazioni pubbliche dalla Columbia World Library of Folk and Primitive Music. Anche Eugenio Bennato, Salvatore Villani e tanti altri seguirono con opere e registrazioni. Nel 1996, un nostro concittadino, Rocco Draicchio, musicista del gruppo “Al Darawish”, realizzó un progetto per la valorizzazione di un patrimonio storico e culturale contenuto nella musica popolare e lo ha interpretato in chiave sociale. Nacque dunque un festival che ogni anno nella prima decade di Agosto, nella piazza del piccolo borgo, richiama artisti nazionali ed internazionali che interpretano la musica folk. Carpino, dunque, diventa il luogo di incontro di valori e culture differenti. Nell’anno 2019 un gruppo di ragazzi uniti dalla passione per la musica e dalle radici che legano a questa terra, decisero di costituire l’Associazione di promozione sociale “Carpino In Folk” con lo scopo di mantenere viva l’idea di un giovane sognatore carpinese di esportare in Italia e nel mondo la musica Folk. Nell’Agosto di quell’anno diedero vita al primo progetto e alla prima edizione del festival Carpino In Folk. In poche edizioni tanti artisti di fama nazionale ed internazionale: Beppe Barra, Cisco dei Modena City Ramblers, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Rosapaeda, Folkatomic, Mimmo Cavallaro, Terra Battuta, Rachele Andrioli & Rocco Nigro, Pasta Nera Jazz Project, Mr Lab, Vodoo Sound Club, Tosca, Ledys Mendez, Lucia De Carvalho, Sud Folk, No Fang, La bottega dell’attore, San Tokidoki, Scuola di tarantella Montemaranese, Stefano Saletti & Banda Ikona, Canzoniere Grecanico Salentino, Bandabardó, Parafonè, Eusebio Martinelli & Gipsy Orkestar, Ayom, Fanfara Station, Grupo Compay Segundo… e per finire i maestri della musica popolare carpinese I Cantori di Carpino. Per motivi legati all’emergenza Sars-CoV-2, l’edizione 2020 fu annullata e ripresa nel 2021 e nel 2022, con grande successo.
Il tema dell’edizione Carpino in Folk 2023 è
R - E - S - T - A - R - E !
Spettacoli musicali e grandi concerti nel centro storico e in Piazza del Popolo.
R-E-S-T-A-R-E: RIMANERE PER CAMBIARE E NON PER SOPRAVIVERE
Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Così citava nel suo testo “La luna e i falò” Cesare Pavese.
Al diritto di emigrare corrisponde il diritto di rimanere, edificando un altro ruolo di se stessi.
RestaRE significa sentirsi ancorati e insieme spaesati in luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare continuamente.
Il Restare come forma inerziale di nostalgia regressiva, non è un invito all’immobilismo, ma è solo il tentativo di problematizzare e storicizzare le immagini-pensiero del rimanere come nucleo fondativo di nuovi progetti, di nuove aspirazioni, di nuove rivendicazioni.
E i luoghi richiedono amore vero, quello che nasce da una salvifica schiettezza, quello che mette a nudo bellezze e bruttezze per esaltare la profonda complessità del reale.
I paesi non si rigenerarono con gli slogan ma con la Cura.
Cura dei luoghi significa anche farsi carico delle verità drammatiche, quelle che tutti vorremmo tacere o edulcorare, nascondere o rifiutare in ogni modo. L’avere cura è un paradigma etico, morale, estetico. Cura significa avere attenzione per le persone, per i rapporti, per i legami. La cura ha una visione globale del corpo, del corpo-paese, del corpo-comunità e dell’alterità che al corpo si accosta.
L’Edizione del Carpino in Folk del 2023 è dedicata al Restare, la musica come concetto di cambiamento in un particolare momento storico dove molti giovani scelgono di ritornare per migliorare la Cura dei luoghi per rimanere e viverci. La musica che unisce i Popoli e non li divide.
Una vecchia canzone popolare ucraina che è un inno d’amore così cita: «I nostri nemici dormono, stanchi della guerra, non saremo allarmati dalle loro risate. Dobbiamo noi, derubati dal nostro destino inondare d'amore il loro sonno, - è forse peccato?» “Restare” è dedicata a tutti i giovani ucraini che hanno deciso di tornare per difendere un diritto offeso.
Il Direttore Artistico Antonio Pizzarelli
Cuore, musica, cultura, eventi, con ospiti di rilievo nazionale ed internazionale
85 artisti, 14 spettacoli
Attesi al Festival carpino in Folk 2023:
Musici e Cantatori di Carpino, Rosa Paeda ft. MimmoSuperbass, Tarant Folk, Sud Folk, Le Indie di Quaggiù, Giuseppe e Marco Di Mauro, I Cantori di San Giovanni Rotondo, Tittommë, Chi Sonä e cantä no nmóre majï - Antonio Pizzarelli, Guido Sodo, Riccardo Tesi, Nando Citarella, Paolo Caruso, Giovanni Calcaterra, Vincenzo Aniello, Antonella Gallo, Michele Russi - , Africa Unite, Dj Farrapo, Bandakadabra, Roy Paci & Aretuska, Accipiter, X Darawish, Antonio Castrignanò, I Cantori Di Carpino
CARPINO IN FOLK 2023 E’ PROMOSSO DALLA REGIONE PUGLIA, TEATRO PUBBLICO PUGLIESE E COMUNE DI CARPINO, SOSTENUTO DA MOBILIFICIO ITALIA E FERROVIE DEL GARGANO.
IL FESTIVAL USUFRUISCE DEL PATROCINIO GRATUITO DI PUGLIA SOUNDS, TEATRO PUBBLICO PUGLIESE E IL MEDIAPARTNER DI LINEATRAD.
30 Luglio 2023 - Anteprima
Stazione Ferroviaria di Rodi Garganico
Ore 18:30 FERMATA FOLK in collaborazione con le Ferrovie del Gargano
MUSICI E CANTATORI DI CARPINO
“Musiche e tradizioni del sud Italia” accompagnati dalla degustazione di prodotti tipici con le aziende agricole di Carpino.
31 Luglio 2023 - Anteprima
“Parco Robert Baden Powell” - zona 167 / CARPINO
Ore 21:30 ROSAPAEDA SOUND ft. MIMMOSUPERBASS
1 Agosto 2023 - Anteprima
Piazza Pertini / PESCHICI
Ore 22:00 Opening: TARANT FOLK
Ore 22:30 SUD FOLK
7 Agosto 2022
CARPINO IN FOLK - RESTARE
Largo San Nicola / CARPINO
Ore 21:00 – Presentazioni letterarie, documentari, workshop.
Conferenza dal titolo “Voglia di restare – come trovare nell’Italia vuota uno spazio del possibile”.
·Filippo Tantillo (autore del libro “L’Italia vuota.Viaggio nelle aree interne”) e ricercatore territorialista, esperto di politiche del lavoro e dello sviluppo; è stato coordinatore scientifico del team di supporto al Comitato nazionale per le Aree Interne.
·Dott. Rocco Di Brina (Sindaco di Carpino);
·Caterina Foresta (vice sindaco di Carpino)
·Noè Andreano (sindaco di Casalvecchio di Puglia e vice presidente ANCI Puglia);
·Tommaso Pio Dell’Aquila (moderatore)
Ore 22:30 - Donnë che sta’ ‘ffacciatë a ‘ssa fënèstrë / La serenata d’amore nel Gargano.
Concerti della tradizione con I Cantori di San Giovanni Rotondo, I Cantori di Carpino, Tarant Folk, Giuseppe e Marco Di Mauro, Le Indie di Quaggiù.
8 Agosto 2023
CARPINO IN FOLK - RESTARE
Dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 18:00 - Centro culturale “Andrea Sacco” / CARPINO
Laboratori di:
–Tarantella del Gargano, a cura di Rosario Nido;
– Chitarra Battente, a cura di Andrea Resce.
Ore 21:30 - Opening Act: TITTOMË
CHI SONÄ E CANTÄ NO NMÓRË MAJÏ con Antonio Pizzarelli, Guido Sodo, Riccardo Tesi, Nando Citarella, Paolo Caruso, Giovanni Calcaterra, Vincenzo Aniello, Antonella Gallo, Michele Russi, Gaia d’Elia
AFRICA UNITE
DJ FARRAPO
9 AGOSTO 2023
CARPINO IN FOLK - RESTARE
Piazza del Popolo / CARPINO
Ore 21:30 ACCIPITER - Festival dell’amicizia con Accettura Folk Festival (Basilicata)
Ore 22:30 ROY PACI & ARETUSKA
Ore 23:30 BANDAKADABRA
10 Agosto 2022
CARPINO IN FOLK - RESTARE
Piazza del Popolo / CARPINO
Ore 21:30 X DARAWISH
Ore 22:30 ANTONIO CASTRIGNANO’
Ore 23:30 I CANTORI DI CARPINO
7 Agosto 2023
Donnë che sta’ ’๏ฌacciatë a ‘ssa fënèstrë - La serenata d’amore nel Gargano
In passato, la serenata cantata sotto le finestre della donna amata era qualcosa in più di un semplice atto di corteggiamento: spesso rappresentava il modulo convenzionale più preciso per formulare una richiesta u๏ฌciale di fidanzamento.
A tale richiesta, da parte del giovane innamorato, seguiva un comportamento di accettazione o rifiuto da parte della donna prescelta. Nel suo dispiegamento entravano in gioco fattori antropologici, culturali e sociali e il ciclo che conduceva alle nozze era strutturato in fasi ben distinte:
1) la ‘messa ad occhio’ (la missë ad’occhjë)
2) il corteggiamento (fa’ l’amorë)
3) l’ambasciata (l’ammasciatë)
4) il consenso dei genitori (lu piacerë)
5) l’entrata in casa (la trasciutë)
6) il fidanzamento (lu sbannëmentë)
7) il contratto (lu strumendë)
8) le nozze (lu matrëmonijë).
La serenata durante il corteggiamento rappresentava il momento naturalmente eletto per l’esecuzione dei canti lirico-monostrofici. Nei paesi garganici, stando alle informazioni raccolte sul campo, in passato era eseguita da un solo cantore, di solito l’innamorato, e da un suonatore di chitarra battente, se il cantore non era anche musicista. Durante la performance, comunque, potevano aggregarsi alcuni vicini di casa e passanti, per cui si arrivava altresì a gruppi di dieciquindici persone. Nel corso del tempo si sono aggiunti altri musicisti: suonatori di chitarra francese, di violino, clarino, organetto, etc. Giacché gli esecutori erano quasi tutti contadini, pastori e pescatori, la serenata si svolgeva dopo l’imbrunire, dopo che i cantori fossero ritornati dalle loro atttività e avessero cenato. La serenata d’amore cui fa riferimento questo spettacolo è articolata, come nella tradizione, in sei parti, nella scansione tipica della serenata d’amore di Carpino, comprendente però diverse tipologie garganiche di canto e accompagnamento strumentale:
1) strofette di apertura (sunèttë dë salutë);
2) strofette prima della canzone (sunèttë primë dëlla canzónë);
3) canto a distesa, serenata vera e propria (canzónë);
4) strofette di scusa dopo la canzone (sunèttë dë scusë dopë la canzónë);
5) strofette (sunèttë);
6) strofette di commiato (la buonasèrë pë li strufèttë [o struccëlë])
Concerti della tradizione con Le Indie di Quaggiù, Giuseppe e Marco Di Mauro, I Cantori di San Giovanni Rotondo, Tarant Folk con la partecipazione di Aria Sonora Danze Popolari
8 Agosto 2023
TITOMMË
"La montagna del Sole”, il Gargano, una montagna nel mare, legata al tavoliere delle Puglie e protesa verso i Balcani, è uno dei luoghi più aspri ed arcaici di questa regione. La sua musica tradizionale, rimasta quasi inalterata per via dell’isolamento geografico, ne rispecchia appieno l’anima selvaggia, indomita e malinconica dei suoi abitanti.
Il gruppo Tittòmmë ripropone questo repertorio rispettandone l’essenzialità del suono e l’arcaicità del canto, così come consegnata a loro nei giorni odierni, dagli anziani portatori della tradizione, loro amici in primis e maestri poi.
Dalle tarantelle con la chitarra battente (strumento principe della cultura agro-pastorale), usate per il ballo e per le serenate, al repertorio dei “ballabili” quali: polka, mazurka, valzer e quadriglia generalmente suonato nelle botteghe degli artigiani, dai canti polivocali di lavoro eseguiti con le sole voci (li stèsë o paravòcë) agli stornelli delle cantine, il gruppo Tittòmmë vi condurrà in un viaggio sonoro che attraversa questa terra, portando alla luce l’anima più autentica e incontaminata.
LINE UP
Andrea Resce (chitarra battente, chitarra francese e voce)
Domenico Celiberti (chitarra battente, chitarra francese organetto e voce)
Bernardo Bisceglia (chitarra battente, mandolino e voce)
Rosario Nido (tammorra e voce)
I LABORATORI DIDATTICI DELLA TRADIZIONE - Lezioni pratiche/teoriche in cui vengono esplorate le caratteristiche della musica e del ballo tradizionale e la conoscenza degli strumenti musicali usati dai cantori.
Laboratorio di Tarantelle di Carpino tenuto da Rosario Nido
Giorno: 8 Agosto 2023
Durata: 5 ore
10:00 - 13:00 / 16:00 - 18:00
Durante il seminario di danza su di una delle tarantelle meglio conservate sul promontorio, la tarantella di Carpino, Tittòmmë racconterà la Montagna del Sole, la sua natura aspra e selvaggia che l’ha resa isola nella terra ferma, la sua storia antica, il contesto e la funzione sociale della serenata e della danza, parlerà del Gargano, quello che gli è stato raccontato dagli anziani, e di quello che vivono loro ai tempi di oggi, per poi addentrarsi nello specifico mettendo insieme passi e figure nella danza accompagnati dai loro suoni e dai loro canti.
Laboratorio di chitarra battente tenuto da Andrea Resce
Giorno: 8 Agosto 2023
Durata: 5 ore
10:00 - 13:00 / 16:00 - 18:00
Il workshop teorico e pratico di chitarra battente del Gargano partirà da un introduzione sullo strumento e quando e come questo si diffonde in tutto il sud Italia. La parte pratica si incentra esclusivamente sulla tradizione e cultura garganica. Sarà possibile approfondire i diversi aspetti legati ai due principali modelli di chitarra battente presente sul Gargano, la “Borraccino” e la “Carpinese” e come mai si sono sviluppate sui due strumenti con tecniche completamente differenti.
La finalità del corso sarà appunto quella di restituire ad ogni tarantella la propria identità e carattere cercando di prendere dimestichezza con il linguaggio di questo microcosmo dell’anima ruvida e poetica.
CHI SONÄ E CANTÄ NO NMÓRE MAJÏ
CHI SONÄ E CANTÄ NO NMÓRË MAJÏ
con
๐จ๐๐๐๐๐๐ ๐ท๐๐๐๐๐๐๐๐๐, ๐ฎ๐๐๐
๐ ๐บ๐๐
๐, ๐น๐๐๐๐๐๐
๐ ๐ป๐๐๐, ๐ท๐๐๐๐ ๐ช๐๐๐๐๐, ๐ฎ๐๐๐๐๐๐๐ ๐ช๐๐๐๐๐๐๐๐๐, ๐ฝ๐๐๐๐๐๐๐ ๐จ๐๐๐๐๐๐, ๐จ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ฎ๐๐๐๐, Michele Russi
è un progetto che parte dai sonetti di Carpino, e dai loro autori e interpreti, i meravigliosi Cantori che ci hanno donato tanta poesia.
Da qui parte un viaggio che passa per le frasi taglienti di Matteo Salvatore, altro grandissimo Cantastorie , che ha raccontato la fame, la miseria e lo sfruttamento dei braccianti, oltre a storie d’amore piene di spaccati del Sud.
Il viaggio costeggia sempre la Tradizione, approdando talvolta su isole di musica dei giorni nostri, che di questa è figlia.
A portare i loro contributi, musicisti che da anni seguono questo genere di rotte, fra cui alcuni giovani del Gargano.
Chi sonä e cantä no nmòrë majï, e contribuisce a tenere vive la Musica e la Tradizione.
A portare i loro contributi, anche sul piano della composizione, musicisti che da anni seguono questo genere di rotte: Riccardo Tesi, organettista e fondatore di Banditaliana - e un piccolo manipolo dei Cantodiscanto: Guido Sodo - che ha condiviso con Antonio Pizzarelli l’ideazione del progetto - Giovanni Calcaterra e Paolo Caruso.
Il progetto è nato come produzione del Festival Carpino in Folk, e nel 2022 è stato pubblicato - per Battentë Sound Records - il cd omonimo.
LINE UP
DIREZIONE MUSICALE : Antonio Pizzarelli e Guido Sodo
ANTONIO PIZZARELLI : SAX SOPRANO E CLARINETTO
GUIDO SODO : CHITARRA,MANDOLONCELLO, OUD E VOCE
RICCARDO TESI : ORGANETTO
GIOVANNI CALCATERRA : CONTRABBASSO
PAOLO CARUSO : PERCUSSIONI
VINCENZO ANIELLO : CHITARRE
ANTONELLA GALLO : VOCE
MICHELE RUSSI: TAMBURELLO
GAIA D’ELIA :VOCE
NANDO CITARELLA:TAMBURI A CORNICE E VOCE
DJ FARRAPO
Giorgio Cencetti in arte Farrapo è un musicologo, DJ, producer e bandleader bolognese. Nell’arco della sua ventennale carriera ha superato le 2000 esibizioni nei club e festival di tutta Europa e Brasile (tra i vari: Montreux Jazz - CH, Exit - RS e Beats For Love – CZ).
I suoi brani sono stati pubblicati dalle principali etichette discografiche (Sony, Wagram, Verve, Universal) e suonati da centinaia di dj e radio internazionali come radio RAI 1, RAI 2, BBC (UK), Radio Educadora 107 FM (BR), Radio Gladys Palmera (SP), RTS (la radiotelevisione Svizzera) e tante altre…
Influenzato dalle culture musicali di tutto il mondo Farrapo propone una musica poliedrica e coinvolgente, ricca di suggestioni vintage miscelate con vari stili di musica elettronica per il dancefloor.
Tra le sue pubblicazioni:
- Il brano Avisado che nel 2008 è stato incluso nella rinomata compilation francese “Hotel Costes”.
- Il 7’’ di “Swingy Mama” che nel 2010 ha mantenuto per 3 mesi il primo posto nella classifica di vendite “Broken beat/Nu jazz di Juno records e lo ha consacrato come uno dei principali artisti della scena electroswing italiana.
- “Alien Na Favela” (2012, Agogo rec.) nominato “album del mese” dalla radio statale tedesca WDR Funkhaus; - il singolo “69 Times & Then One More” che 2016 è stato incluso nella colonna sonora della famosissima serie tv statunitense “Shameless”.
- l’album “The Nu Swing Experience” (2017, ChinChin rec.) che include “Marcianito” brano che dal 2017 rimane nella principale playlist editoriale di Spotify del genere electroswing
- il singolo "Restless Syndrome" che nel 2018 ha raggiunto la prima posizione nella classifica di vendite Balearic/Downtempo di Juno Download;
- Farrapo ha inoltre remixato band ed artisti internazionali tra cui il trombettista Roy Paci, i vincitori del Grammy latino Ojos De Brujos (Spagna), i maestri del funk The New Mastersound (UK) ed il trio vocale Puppini Sister (UK).
Nel 2022:
- la casa discografica colombiana Galletas Calientes pubblica i singoli “Papacito” ed “El Cabrón” (quest’ultimo è stato inserito in 2 playlist editoriali di Spotify). Per il brano “El Cabrón” ha realizzato il suo primo stop motion video clip.
https://www.youtube.com/watch?v=Yz_45RPMtCQ
- Ha prodotto e composto 5 brani per l’ambiziosa colonna sonora del videogioco “Cartel Tycoon” della tinyBuild (USA).
Al momento ha appena fondato la label “WalrusRec” ed ha vari progetti e collaborazioni con il cantante nigeriano Devon Miles,
Carlo Maver (membro del quartetto di Paolo Fresu) ed altri artisti.
9 AGOSTO 2023
BANDAKADABRA
Carlo Petrini, giornalista e fondatore di Slow Food, ne ha parlato come di una “fanfara urbana”. Calzante definizione per un gruppo che fa della città il suo sfondo ideale e della strada non solo lo scenario in cui esibirsi, ma anche il luogo da cui trarre ispirazione.
Fiati e percussioni, dunque. Una brass band capace di affrontare qualsiasi linguaggio musicale con una travolgente carica di energia.
Nata a Torino, la Bandakadabra vanta una frenetica attività live che l'ha portata a esibirsi in tutta Europa e a guadagnarsi una crescente attenzione da parte degli appassionati.
Dal Paleo Festival a Suoni delle Dolomiti, passando per Jazz sous les pommiers, il Premio Tenco, il Festival della Mente e Musicultura, in pochi anni la Banda ha collezionato più di quattrocento repliche, tra rassegne teatrali e musicali, festival di strada ed eventi privati, affermandosi come una realtà unica nel suo genere.
Di rilievo anche il livello degli artisti con cui il gruppo ha diviso il palco: Vinicio Capossela, Arturo Brachetti, Malika Ayane, Willie Peyote e Samuel (cantautore e voce dei Subsonica).
Con quest'ultimo la Banda, oltre ad aver collaborato alla realizzazione dell'album dal vivo, Live con Orchestra, arrangiando e eseguendo tutte le parti di fiati, ha partecipato in qualità di ospite in due brani del disco Brigata Bianca (Sony Music)
ROY PACI & ARETUSKA
Roy Paci, cantante, trombettista, compositore, produttore discografico, fondatore della label e casa di produzione Etnagigante. Nato ad Augusta (Siracusa) nel 1969, comincia a suonare il pianoforte da piccolissimo e approda alla tromba all’età di nove anni, iniziando il suo percorso musicale nella banda locale, poi con alcuni gruppi di jazz tradizionale siciliano, con cui si esibisce in Italia.
Nel 1990 si trasferisce in Sud America dove suona con la Big Band degli Stato Argentina, con gruppi di cumbia dell’Uruguay e música popular brasileira. A Montevideo, la capitale dell’Uruguay, forma il “T-Rio Blanco” con Jorge Accaraz e Angel Varela. In seguito fa tappa in Senegal, dove suona con il gruppo di Papa Matelot Sabow, facendo musica makossa.
Una volta rientrato in Italia, suona per qualche anno con la formazione ska dei Persiana Jones. Fonda i Qbeta con altri musicisti siciliani. Conosce in questo periodo Fabio Barovero, con cui fonda la Banda Ionica. Nel 1998, con i membri della band romana Gronge, forma il suo primo gruppo jazzcore, gli Zu, confermandosi ancora una volta uno sperimentatore ed un innovatore musicale.
Sempre nello stesso anno Roy dà vita al progetto “Roy Paci & Aretuska“, si circonda di giovani talenti siciliani. Il primo album della band esce nel 2001 e si intitola “Baciamo le mani”. Il 2001 è l’anno dell’incontro con Manu Chao, con il quale registra l’album “Próxima estación: Esperanza”. Continua, nel frattempo, a collaborare con altri artisti.
Esce nel 2003 “Tuttapposto” e, nello stesso anno, Roy Paci riceve il Premio Carosone. Fonda nel 2004 il gruppo CorLeone, con l’obiettivo di far riscoprire l’entroterra siciliano attraverso la musica jazz: il risultato è “Wei-Wu-Wei”, primo lavoro al quale partecipa anche Mike Patton. L’anno successivo esce “Parola d’onore”, registrato con gli “Aretuska”.
Con la sua band Aretuska, ha infuocato i palcoscenici europei e latinoamericani dando vita ad un suono ibrido ma personale che sposa le sue radici mediterranee con ritmi latini come samba e cumbia, così come ska, reggae, R & B e Jazz; si esibisce in Italia, Spagna (Sevilla Festival), Ungheria (Sziget Festival) e Belgio (Fiesta Mundial). Nel giugno del 2007, dopo tre album, la band finisce “SuoNoGlobal”, che include anche la hit “Toda joia toda beleza” con Manu Chao.
Esce nel 2008 “BESTiario siciliano“, che celebra il decimo anniversario del progetto Roy Paci & Aretuska e nel maggio del 2010 esce “Latinista”, un nuovo capitolo del progetto Roy Paci & Aretuska. I brani sono scritti dallo stesso Roy Paci, con la collaborazione di alcuni artisti tra i quali Jovanotti (Bonjour Bahia) e Caparezza (NoStress). Con la pubblicazione del disco inizia il Latinista Mundo Tour 2010, che si conclude con una trasferta statunitense nei locali storici di New York City e Los Angeles. A fine settembre, sempre del 2017, anticipato da due singoli, “Tira”(con testo scritto da Daniele Silvestri) e “Revolution”, viene alla luce “Valelapena” (Etnagigante/Artist First) sesto album firmato Roy Paci & Aretuska.
Il 20 luglio 2018 esce il singolo Roy Paci & Aretuska dal titolo “Salvagente” (Etnagigante/Artist First), con la partecipazione di Willie Peyote, uno dei più brillanti rapper del momento. Brano dal groove funky in cui i fiati la fanno indubbiamente da padrone, dove le note non guardano alle differenze d’età, genere o appartenenza etnica e ci regalano l’opportunità di apprezzare con lo stato d’animo di chi accoglie qualsiasi tipo di confronto. Il brano si è aggiudicato il Premio Amnesty International “Voci per la Libertà” 2019.
In oltre 40 anni di carriera ha realizzato e partecipato a più di 500 Album, collaborando con artisti del calibro di Manu Chao, Mike Patton, Negrita, The Ex, Vinicio Capossela, Gogol Bordello, Macaco, 99 Posse, Daniele Silvestri, Bombino, Caparezza, Hindi Zahra, Ivano Fossati, Subsonica, Piero Pelù, Marlene Kuntz, Frankie Hi-nrg, Tony Levin e tanti altri.
Ha realizzato colonne sonore per cinema, tv e teatro ricevendo vari premi tra i quali il prestigioso Nastro d’Argento e una candidatura al David di Donatello.
Tra gli altri progetti attivi ci sono Banda Ionica con la quale ha realizzato il primo disco al mondo di sole marce funebri, Orchestra del Fuoco ensemble di 30 musicisti internazionali specializzato in colonne sonore creato e diretto da Roy, Corleone, pura sperimentazione musicale, in continua evoluzione, sempre alla ricerca di nuovi orizzonti sonori.
Fra le ultime uscite discografiche (2017) “Fight for Freedom: Tribute to Muhammad Ali” (Etnagigante) in collaborazione con Remo Anzovino: l’album è colonna sonora originale del film “Da Clay ad Alì, la metamorfosi” (Sky, 3D e Repubblica), di Emanuela Audisio pubblicato in occasione del 75° anniversario dalla nascita di Muhammad Ali.
Nel febbraio 2018 partecipa alla 68° edizione del Festival di Sanremo insieme a Diodato con la canzone “Adesso”.
Nella stagione 2018 delle Tragedie Greche al Teatro Greco di Siracusa è stato attore e autore delle musiche de “I Cavalieri” di Aristofane con la regia di Giampiero Solari.
Roy Paci ha lavorato anche per la scena teatrale alternativa italiana con lo spettacolo “Poesia e Andalusia” e “Scambi Pressoché Telepatici”, scritto da Ivano Fossati
Roy Paci è stato ospite fisso del programma “Markette” di Piero Chiambretti, e insieme ai suoi Aretuska ha curato per tre edizioni la sigla finale di “Zelig”, affidata ai tre singoli “Viva La Vida” nel 2005, “Toda Joia Toda Beleza” nel 2007 e “Defendemos la Alegrìa” nel 2008. Roy Paci ha prestato molte delle sue canzoni alla settima arte. l’incredibile cover di “Besame Mucho” incisa per il film “Il Paradiso All’Improvviso” di Leonardo Pieraccioni. Due brani del disco “Passione” di Banda Ionica entrano a far parte delle musiche del film “La ragazza sul ponte” di Patrice Leconte. “Toda Joia Toda Beleza” viene scelta come colonna sonora del film di Natale di Christian De Sica “Natale In Crociera”. Nel 2005, grazie alle musiche composte per il film “La Febbre” di Alessandro D’Alatri, Roy Paci vince il prestigioso “Nastro D’Argento” e riceve una nomination come miglior musicista per il David di Donatello. Nello stesso anno Roy interpreta un cameo nel film “La vera leggenda di Tony Vilar” di Beppe Gagliardi, presentato alla Festa Internazionale del Cinema di Roma.
A febbraio 2019 ha duettato con i Negrita e Enrico Ruggeri alla 69° edizione del Festival di Sanremo e da marzo 2019 è in teatro con il suo primo spettacolo teatrale “Carapace”, scritto a quattro mani con il regista Pablo Solari, che lo vede in scena nuovamente come attore oltre che musicista, accompagnato dal Corleone Ensemble.
Il 14 giugno 2019 esce il singolo del Mamacita in feat. con Roy Paci & Didy, una bomba sonora creata per infiammare le dancehall più calienti dell’estate 2019 e continua per tutto lo Stivale il Valelapena Tour con gli Aretuska.
Di recente formazione il “Duo Then Ø”, nato dalla collaborazione con il grande fisarmonicista Carmine Ioanna, talento indiscusso della nuova scena internazionale, un progetto di grande creatività e tecnica.
Fine dicembre 2019 doppia data sold out a Palermo con “Corleone” , una delle tante anime musicali di Roy Paci, e per molti versi la più sconosciuta al grande pubblico. Non solo jazz sperimentale e d’avanguardia, in Corleone trovano posto i riferimenti alla no wave newyorkese, le grandi contaminazioni di stile di progetti come Naked City di John Zorn e Fantomas e Mr. Bungle dell’amico Mike Patton, echi di ‘Live electric and brutal’ di Miles Davis, l’energia allo stato puro di Mongezi Feza, la grande lezione di Lester Bowie e il rispetto assoluto per un suo contemporaneo e amico Dave Douglas. Un background nel quale Roy non si improvvisa.
Inoltre, la sua passione per la cucina lo porta a collaborare con grandi chef stellati, fornendo loro delle consulenze musico-gastronomiche e sperimentando i suoni che il cibo può evocare. È di Roy Paci il marchio “Gastrofonia”, esperimento sonoro attualmente di interesse scientifico e internazionale.
Ha scritto la colonna sonora del docufilm dal titolo “A Black Jesus” del giovane e promettente regista Luca Lucchesi, per la casa di produzione tedesca Road Movies del celebre film-maker e produttore Wim Wenders
Il 23 maggio 2020 con la propria etichetta discografica Etnagigante (distribuzione Artist1) Roy pubblica l’ultima release, “Siamo Capaci”, in occasione delle celebrazioni del 28° anniversario degli attentati di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino, e delle relative scorte. Roy Paci realizza il singolo ed il video della canzone con il progetto C.I.A.T.U. (Collettivo Indipendente Artisti della Trinacria Uniti) chiamando a raccolta tutte le voci siciliane, quale importante momento di condivisione che unisce, per la prima volta, in un’unica grande comunità.
In occasione della 71° edizione del Festival di Sanremo, ha duettato con Fulminacci e Valerio Lundini, nella serata dedicate alle cover con il brano “Penso positivo” di Jovanotti”.
Nel 2021 Roy ha collaborato con alcuni giovani artisti di grade qualità, con dei feat che non sono passati inosservati: con Davide Shorty con “Carillon” e “Abbanià” , con Sergio Silvestre con il brano “Motel California”; con Folcast in “Senti che musica”.
Il 2021 si chiude con la collaborazione di DJ Fastcut con il brano Smackdown feat. di Caparezza, Mattak, Funky Nano e Roy Paci.
Il 15 giugno per Etnagigante è uscito su tutte le piattaforme digitali HAPPY TIMES, il nuovo singolo di ROY PACI. Un ritorno carico di energia dirompente, a cinque anni dal suo ultimo album Valelapena, che ha chiuso un ciclo durato ben 25 anni con i suoi Aretuska.
HAPPY TIMES è un restart che apre lo scenario innovativo ed internazionale che contraddistinguerà i prossimi brani inediti a cui Roy sta lavorando, con uscita prevista nel 2023.
È da 9 anni direttore artistico dell' Uno Maggio Taranto, insieme ad Antonio Diodato e Michele Riondino; è stato ideatore e direttore artistico di numerose manifestazioni: come il Festival delle passioni a Mantova, Festival l’Urlo degli Enotri a Cosenza, ha ricoperto il ruolo di direttore artistico per eventi come il M.E.I. di Faenza e la rassegna M.A.O. (Magnolia Avant-garde Organization), il Festival Roma incontra il Mondo a Roma, è stato direttore artistico dell’evento benefico May Day di Palermo, è stato ideatore e direttore artistico di eventi esclusivi ed unici, di recente la serata evento Cinemagika all’interno di Buonissima di Torino con la presenza di oltre 40 musicisti.
ACCIPITER
Gli Accipiter, nati per passione ed amicizia nel 2013, ora sono un gruppo di giovani musicisti che con impegno sociale ed entusiasmo, si propone di portare in giro spettacoli in cui le musiche tradizionali del Sud vengono contaminate da influenze più moderne tanto che i primi brani inediti sono stati definiti una sorta di folk-pop-funk, nei quali melodie accattivanti, ritmi aggressivi e testi ritmici e mai banali si fondono in un tutt’uno che risulta subito interessante.
L’imponente voce di Michela Labbate, dal timbro intenso e poetico, le melodie ipnotiche della fisarmonica e dell’organetto del virtuoso Domenico Piliero, i ritmi travolgenti di Domenico Dimilta “Terremoto”, prodigioso e spettacolare interprete della tammorra, il basso energico di Benny Amati ,il mandolino e i flauti di Domenico “The Joker” Imperatore, poliedrico e raffinato strumentista, le percussioni incalzanti di Giovanni “Giò”Guarino, la graffiante e cruda sinergia tra chitarra e voce di “Pietro Pietro” Varvarito”, la danza leggiadra della “Libellula Nera” Sara Colucci e il passo incessante di Antonio Maria Loscalzo creano uno spettacolo coinvolgente che punta ad una corrispondenza di sensi tra il pubblico e ciò che succede sul palco, in modo che la musica sia insieme divertimento e riflessione, evasione e consapevolezza…Il pubblico stesso diventa palco e il ricordo della serata lascia un sapore dolce a lungo.
Alcune delle esperienze più importanti:
Accettura Folk Festival 2015, dove hanno diviso il palco con Antonio Castrignanò
Festa del grano di Aquilonia (AV) 2015, come spalla de I Tarantolati di Tricarico
II posto al contest di RadioActivity col brano E si to…
Il Campanaccio di San Mauro Forte (MT) 2016
Il Canto Lucano di Metaponto (MT) insieme a Giuliano Gabriele
Potenza Folk Festival 2017
Notte della Taranta di Buccino (SA) 2017
FontanArte 2017 Fontana Liri (FR)
Festival dell’organetto Roseto Capo Spulico 2017
La luna e i calanchi 2018 Aliano (MT)
Le Notti della Magia Albano 2018 (PZ)
Gemellaggio con associazioni lucane in Germania Stoccarda 2019
Meeting nazionale dei “borghi autentici d’Italia” a Oriolo Romano (VT) 2019
Tappa del festival itinerante de “LA NOTTE DELLA TARANTA” di Galatina 2019
L’ANNO CHE VERRA’-CAPODANNO RAI in mondovisione su RAI UNO 2020
Evento Free To Move - Bari, Piazza del Ferrarese 2022
10 Agosto 2023
X DARAWISH
X DARAWISH e’ una band italo-greca di world music formatasi a Bari nel 1997 e composta da Stratos Diamantis ,Enzo Leone, Dimosthenis Tsiamis e Giuseppe Berlen. Stratos ed Enzo si conobbero negli anni Ottanta quando erano studenti universitari. Insieme entrano a far parte del gruppo Al Darawish, Diamantis come fisarmonicista e Leone come chitarrista.
Il gruppo incide due album: AL DARAWISH nel 1993
(il ponte sonoro) e RADIO DERVISH nel 1996 (il manifesto), quest' ultimo vinsse il premio CAGNONI QUALITY REEDS per l’uso della fisarmonica nella musica pop Italiana. Quando nel 1997 la band si sciolse, parte di loro fonda I radiodervish mentre Stratos Diamantis ed Enzo Leone danno vita agli X Darawish insieme ad Angelo Pantaleo, Kostis Maraveyas e Mimmo Ricco.
Nel 1998 registrano il loro primo album, UNA RATSA MIA FATSA
(Fm Records) ripubblicato nel 2000 da (il manifesto) che frutta loro il premio POP n ROCK del Conservatorio Fillipos Nakas di Atene e della radio Rock Fm come miglior gruppo emergente in Grecia del anno. Partecipano a varie trasmissioni televisive nazionali e Festival Internazionali e collaborano con vari artisti (Vassilis Saleas, Andreas Papas, Dimitris Tsaousakis, Davide Viterbo, Lydia Filipovic).
Nel 1998 producono insieme al famoso regista Greco “Nikos Soulis” il video clip del singolo Narghile’.
Il cd single “Narghile’”viene scelto dalla Radio Francese RFI musique nella compilation “Top of European Pops”.
Gli X DARAWISH rappresentano la Grecia e l’ Italia nella stessa compilation con I U2 ed il single ‘sweetest thing’ del Irlanda.
Nel 1999 esce il disco ‘Una ratsa mia fatsa’ in Gran Bretagna , recensito da Ian Aderson per la rivista ‘FOLK ROOTS’.
Lo stesso anno gli X Darawish suonano al “Dranouter Folk Festival” in Belgio insieme a ( Nick Cave, James Taylor, Levellers ..).
Nel 2000 il brano ‘Vassilikos’ si trova nelle playlist di radio Europee come la ‘ Radio 1’ del Belgio, ‘MultiKulti’ di Berlino.
Nel 2001 suonano al festival “Suoni del Mondo” Riva del Garda in Italia
Nel 2002 ancora in tour suonano al “festival di Argos” (Grecia)
Nel 2005 sono ospiti al Festival Mediterraneo di Conversano
Nel 2006 al Festival ‘Musiche dal Mondo' di Foggia.
Nel 2008 al Festival “Cosmopolis” di Kavala in Grecia.
Nel 2009 al festival “Sentieri Meditarranei” a Summonte-Av.
Nel 2011 al festival “Di porta in Porto" a Bari.
Nel Marzo del 2008 viene pubblicato il loro ultimo lavoro dal titolo (DOMINO).
ANTONIO CASTRIGNANÓ
Antonio Castrignanó, nato a Galatina (LC) e classe 1977, si caratterizza come autore, compositore e musicista e si avvicina alla musica popolare salentina fin da adolescente. Anziché confondersi con questo fenomeno che gli cresceva intorno, Castrignanó segna una svolta nell’inflazionata febbre della pizzica e sperimenta con la contemporaneità in uno stile tutto personale.
Castrignanó inizia la sua carriera internazionale nei primi anni del Duemila, quando dopo essere stato membro del Canzoniere di Terra d’Otranto e del Canzoniere Grecanico Salentino, si esibisce nel 2003 come tamburo solista durante la Notte della Taranta.
Nel 2006 Antonio collabora con il regista Emanuel Crialese alla colonna sonora del film Nuovomondo per il quale viene candidato ai Nastri d’Argento dl 2007 per migliore colonna sonora.
Il 2010 è invece l’anno del suo primo album da solista Mara la fatia, una raccolta di brani carichi di suggestioni, in cui la tradizione e l’innovazione si uniscono in maniera perfetta in quello che è un manifesto della poetica musicale di Castrignanó.
Antonio suona su palchi di festival di grande prestigio sia nazionale che internazionale e diventa un punto di riferimento importante per la riscoperta della musica tradizionale salentina.
Nel 2012 partecipa alla colonna sonora del film Bellas Mariposas del regista Salvatore Mereu, vincitore del premio Schermi di Qualità e FEDIC alla Mostra del Cinema di Venezia dello stesso anno.
Importanti sono anche le collaborazioni di Castrignanó con artisti del calibro di Ludovico Einaudi, Stewart Copeland, Ballakè Sissoko, Caparezza e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, per cui Antonio si esibisce come voce ospite al loro primo concerto a Sansiro nel 2008.
Nel 2014 pubblica per Ponderosa il suo secondo disco da solista, Fomenta in cui la grande attrazione sia per la tradizione salentina che per la musica contemporanea formano un mix perfetto ed estremamente equilibrato. Questa tendenza, tipica dello stile di Castrignanó è presente anche nel successivo EP, sempre prodotto da Ponderosa, Aria Caddhipulina.
Dopo la collaborazione del 2019 con il coreografo francese Jaen Christophe Maillot E “Les Ballets de Monte Carlo” per il concerto-spettacolo Core Meu, in scena al Grimaldi Forum di Monaco, Castrignanó torna ad esibirsi in Italia nel Settembre 2020 a Corigliano d’Otranto nell’ambito dell’Art&LAb Lu Mbroia.
I CANTORI DI CARPINO
I Cantori d I Cantori di Carpino Nicola Gentile, Rosa Menonna, Rocco Di Lorenzo, Gennaro Di Lella sono uno dei punti di riferimento della musica popolare italiana e internazionale. Sono gli autentici interpreti genuini di un importante patrimonio cuturale, autentica testimonianza della ricca tradizione musicale e della Tarantella del Gargano. Andrea Sacco (nato nel 1911, ha iniziato a cantare le serenate su commissione, nel 1925 all’età di 14 anni. Diceva che lo faceva per amore per aiutare gli altri a professare il loro amore. Ha deMo che non voleva soldi per cantare serenate. I Cantori di Carpino sono uno dei simboli della musica popolare italiana, unici eredi dei maestri Andrea Sacco 1911, Antonio Piccininno, classe 1916, e Antonio Maccarone, classe 1920, autentici interpreti di un importante patrimonio culturale, autentica testimonianza della ricca tradizione musicale di Carpino e del Gargano. Tra i brani del loro repertorio spiccano esempi della forma più
Concorso per videomakers
I edizione
“FOLKIMPRESSIONS”
“Folkimpressions” è un concorso per videomakers, promosso dall’Associazione di promozione sociale Carpino In Folk per l’ideazione e la produzione di video.
La musica folk proposta ogni anno dalla nostra associazione, trova una fusione con gli altri stili e influenze della World Music; proprio per questo ogni anno il Carpino In Folk richiama artisti nazionali ed internazionali. Impressione (dal latino “impressio” cioè “imprimere”) significa lasciare una traccia, un segno e suscitare una reazione intensa attraverso la realizzazione di un video che riesca a captare l’attesa del festival, il momento della sua preparazione, il momento del ballo e l’atmosfera della musica che si respira a Carpino durante le giornate estive. Restare in questa terra significa quindi, cogliere il momento ed esprimere l’anima del popolo attraverso la poesia, la musica e l’arte.
La partecipazione al concorso è gratuita e il primo posto ottiene un premio di euro 500,00.
14/17 settembre 2023
BustoFolk 2023
XXII Edizione
Festival Interceltico città di Busto Arsizio (VA)
Tutti gli eventi si terranno anche in caso di maltempo in perfetto stile Irish
Al Museo del Tessile di Busto Arsizio, dal 14 al 17 settembre 2023, si svolgerà la ventiduesima Edizione del Festival Bustofolk, organizzato dall'Accademia di Danze Irlandesi Gens d'Ys (41 sedi in Italia - www.gensdys.it).
La manifestazione propone quattro giorni di musica, concerti, danze tipiche, stage a partecipazione libera, cultura e appuntamenti per tutta la famiglia in particolare per i bambini che potranno godere di attività completamente dedicate.
Afferma Manuela Maffioli, Vicesindaco e Assessore a Cultura e Identità: "'BustoFolk', grazie all'impegno ventennale di Umberto Crespi e della sua Gens d'Ys, è molto più di un appuntamento tradizionale e atteso in città, ne è ormai uno dei più forti ambasciatori, sul territorio e all'estero. La poliedrica ed elevata offerta di qualità - musicale, letteraria, storica - è diventata il potente catalizzatore di un pubblico sempre più numeroso e dalle sensibilità differenti. A questo si aggiunge l'atmosfera festosa e accogliente, che fa sentire nel Giardino quadrato del Museo del Tessile come a casa. A qualsiasi ora, a ogni appuntamento, si possono trovare amici, conoscenti o si fanno nuovi interessati incontri. Un'atmosfera unica, senza soluzione di continuità, per tutta la durata del Festival. A 'BustoFolk' guardano ormai con grande interesse i grandi incubatori culturali. Busto, col Patrocinio e il contributo dell'Amministrazione comunale-Assessorato alla Cultura, ne è la sede sempre più convinta e orgogliosa"
La musica e la danza saranno, anche in questa edizione, le principali protagoniste, ogni giorno sul palco si esibiranno musicisti nazionali ed internazionali (Italia, Scozia, Irlanda e Inghilterra) proponendo concerti e spettacoli con ospiti prestigiosi. Un’attenzione particolare al concerto degli Stockton’s Wing (Irlanda) la famosa storica band, che fece la sua prima apparizione in Irlanda nel 1977, parteciperà per la prima volta in Italia in un Festival Folk, con una formazione che prevede due dei fondatori uniti a dei giovani super musicisti.
Danza: irlandesi “Festival Style”, danze Folk Nordeuropee, danze Bretoni, danze Scozzesi Tanti stage e diversi stili, tutti da provare, per lasciarsi coinvolgere dalla musica e partecipare alle serate danzanti.
Tra le novità culturali del 2023 da segnalare BARDICA la prima edizione della fiera del libro fantastico, con venti scrittori presenti. Bardica nasce con l’intenzione di contribuire alla crescita del pubblico di lettori e scrittori del genere narrativo fantastico. L’obiettivo auspicato è di portare le migliaia di partecipanti al festival alla conoscenza dei giovani autori (non per età, ma per pubblicazione) di libri che trattino il genere fantastico.
In concomitanza con questo evento, ci sarà la possibilità di partecipare alle splendide avventure dei Giochi di Ruolo a cura dei Ruolatori Seriali
e ai Laboratori di scrittura elfica Tengwar a cura di Roberto Fontana.
Molto attesa è la conferenza con Cliff Wright, illustratore delle prime edizioni britanniche di Harry Potter a cui seguirà il Workshop di disegno ‘Nature of Seeing’ tenuto sempre dall’artista. (modalità di partecipazione sul sito).
Non mancheranno la Terza Edizione del concorso fotografico "Paesaggi urbani nelle terre celtiche”, a cura dell’Istituto Fotografico Italiano, con il patrocinio dell’Ente Nazionale del Turismo Irlandese. Al via anche l’Ottava Edizione del concorso letterario ”Pagine Folk” dove il tema sviluppato sarà “The Ice – il ghiaccio” e la Settima Edizione del Celtic Contest Bodypainting, l’arte primordiale, dai mille significati, di dipingere il corpo.
Nel prato esterno alle mura del Museo, tornano i campi storici che consentiranno un salto nel passato, trascorrendo una giornata in un piccolo villaggio celtico dell’età del ferro, scoprendone i segreti, apprendendo le varie arti.
Un curioso mercatino artigianale accompagnerà la manifestazione e nell'area ad accesso gratuito saranno presenti i “food truck” con un assortimento di specialità enogastronomiche.
L’inaugurazione del Festival è prevista giovedì 14 settembre. Dalle 19.00 apriranno la mostra fotografica e il mercato artigianale. Alle 20.00 sarà proposta una serata enogastronomica dedicata ai piatti tipici dell’Isola di Smeraldo (cena solo su prenotazione info@bustofolk.it.).
Dalle 21:30 porte aperte e tutti in pista con 4 virtuosi musicisti di altrettante importanti band riuniti dall’anno scorso sotto il nome di Gadan.
La serata sarà a ingresso libero, per dare la possibilità a tutti gli amici di partecipare alla festa a ballo.
Gran finale domenica 17 settembre, per celebrare i 30 anni di attività dell’Accademia di danze irlandesi Gens d’Ys. Per l’occasione tanti ballerini e band riunite in un unico spettacolo. Artisti che hanno accompagnato le attività della Compagnia Gens d’Ys, dal Maestro Vincenzo Zitello al Gruppo Uncle Bard & the Dirty Bastards, solo per citarne alcuni. Un percorso che partirà dagli inizi per arrivare alle più recenti collaborazioni, una serata imperdibile, con qualche sorpresa.
DATI RIEPILOGATIVI DELLA MANIFESTAZIONE:
Location: Museo del Tessile - via Volta 6 a Busto Arsizio (VA)
Durata dell’evento: Da giovedì 14 settembre a domenica 17 settembre 2023
Organizzazione e Direzione Artistica: Umberto Crespi - Gens d'Ys Accademia di Danze Irlandesi
Informazioni e programma completo: www.bustofolk.it
TEL +39 335 7155360
info@gensdys.it - info@bustofolk.it.
Tutti gli eventi si terranno anche in caso di maltempo.
In collaborazione e con il Patrocinio di:
Regione Lombardia
Città di Busto Arsizio
Fondazione Comunitaria del Varesotto
Culture Ireland
Turismo Irlandese
Camera di Commercio Varese - Futuro Impresa Territorio
DETTAGLIO COSTI:
I biglietti sono acquistabili online www.bustofolk.it o da giovedì 14 settembre direttamente sul luogo dell’evento durante i giorni del Festival.
Giovedì ingresso gratuito per la serata danzante
Venerdì ingresso area concerti 10 euro
Sabato area concerti 15 euro
Domenica area concerti 15 euro
Sconti sull'acquisto di biglietti per diverse giornate / abbonamento:
Ven+Sab 20€, Ven+Dom 20€, Sab+Dom 25€, Tutto Incluso 30€
Ingresso gratuito fino ai 12 anni e Invalidi 100% + accompagnatore
CONCERTI A BUSTOFOLK 2023
Giovedì 14 settembre 2023
Ore 21.30
Gadan (Lombardia) Ingresso libero Festa a Ballo irlandese con i 4 virtuosi musicisti ,di altrettante band riuniti dall’anno scorso sotto il nome di Gadan hanno fatto già molta strada.
Sono infatti di ritorno a Busto Arsizio, dopo successi nazionali e internazionali compreso un tour americano, per una serata tutta da ascoltare e ballare.
Venerdì 15 settembre 2023
Ore 21.00
Wellermen (Inghilterra) la band totalmente vocale che ha travolto la rete con milioni di visualizzazioni sui social. Per la prima volta in Italia.
Ore 22.00
Mortimer McGrave (Marche) Gli ideatori del Montelago Celtic Festival ritornano a Busto Arsizio dopo 15 anni!
Un po' meno giovani ma con la stessa energia dissacrante e inesauribile che solo i ragazzi marchigiani sanno avere!
Sabato 16 settembre 2023
Ore 18.30 Wellermen (Inghilterra)
la band totalmente vocale che ha travolto la rete con milioni di visualizzazioni sui social. Per la prima volta in Italia.
Ore 20.00
The Strawboys (Lombardia/Veneto) I 3 ragazzi italiani virtuosi della musica irlandese incontrano la bravissima violinista irlandese per un mix di tune e musica da ascoltare ma soprattutto da ballare!! In questa occasione si presentano con Annemarie McCormack, violinista, membro della Tulla Ceili Band, anima instancabile di decine di session, concerti, e di uno degli appuntamenti più importanti in Irlanda: Ennis Trad Fest.
Ore 21.30
Stockton’s Wing (Irlanda) La prima apparizione è in Irlanda nel 1977. Migliaia di concerti in tutto il Mondo e per la prima volta in Italia in un Festival Folk, con una formazione che prevede due dei fondatori uniti a dei giovani super musicisti. Imperdibile il concerto della storica band irlandese che ha collaborato anche con Michael Jackson e Prince.
Ore 23.00 Gnoss (Scozia) Un mix di ballate e tunes tutti da ascoltare e cantare per questi giovani ragazzi scozzesi delle Orcadi.
Per la prima volta a Busto Arsizio sapranno farsi amare e vi coinvolgeranno con la loro bravura e simpatia. Una degna chiusura per un sabato sera estivo eccezionale!
Domenica 17 settembre 2023
Ore 15.00 Gnoss (Scozia) Un mix di ballate e tunes tutti da ascoltare e cantare per questi giovani ragazzi scozzesi delle Orcadi.
Proporranno un concerto pomeridiano per chi non sarà riuscito a vederli il sabato o per chi dopo averli visti la sera prima non potrà perdere l'occasione per rivederli il giorno dopo.
Per la prima volta a Busto Arsizio sapranno farsi amare e vi coinvolgeranno con la loro bravura e simpatia.
Ore 17.00
The Cadregas(Lombardia) Tornano a grande richiesta i Cadregas!
Impossibile non amarli, ma soprattutto impossibile non cantare con loro le canzoni della nostra migliore tradizione da pub...ops, da osteria!!
Ore 19.00 Hò-Rò (Scozia)
Un altro grande ritorno dalla Scozia, una formazione quasi completamente rinnovata ma con la stessa potente energia che arriva direttamente dalle Highlands.
Ore 20.30
Gens d’Ys and Friends (Lombardia) Uno spettacolo pazzesco per celebrare alla grande i 30 anni dell'Accademia e la chiusura di questa XXII edizione. Non solo danze ma anche tanti contributi degli amici musicisti che hanno accompagnato la Compagnia, in questo lungo viaggio ancora in corso.
Tra gli artisti presenti: Daniele Bicego & Francesco Bettoni, Inis Fail, Katia Zunino & Ariele Cartocci, The Keltaholics, The Lepricorns, Shamrock Band, Talamh, Polverfolk, Uncle Bard & the Dirty Bastards, Vincenzo Zitello.
CHI SIAMO:
Accademia di Danze Irlandesi Gens d’Ys
https://www.gensdys.it (41 sedi in Italia).
Fin dal 1993 l’a.s.d. Gens d’Ys è sinonimo di danza irlandese in Italia.
Nata da un gruppo di amici, diventa presto la prima accademia italiana dedicata ai balli tradizionali dell’Isola di smeraldo. Grazie all’apporto di nuovi elementi, alla partecipazione a lezioni tenute da insegnanti irlandesi e soprattutto a quelle di Sinead Venables, vice campionessa mondiale, Gens d’Ys è ora una realtà ramificata in tutta Italia, attualmente presente con 34 sedi. Numerose sono inoltre le collaborazioni con istituti pubblici e privati, associazioni e società commerciali. L’Accademia gode da molti anni del patrocinio dell’Ambasciata Irlandese in Italia, di diversi Ministeri succedutisi negli anni e, dal 2011, di quello dell’Ente Nazionale del Turismo Irlandese, di cui è Testimonial Ufficiale.
Il legame fra tradizione e innovazione nella didattica e negli spettacoli proposti è unicamente reso possibile dalla vera passione per la danza irlandese di insegnanti e ballerini, fondamentale per l’esistenza della stessa Associazione.
Da 30 anni Gens d’Ys lavora incessantemente con tanti sacrifici per la divulgazione delle danze irlandesi
Todo Mundo World Music festival
dal 21 al 23 settembre 2023
Belgrado - Serbia
Vieux Farka Touré (Mali)
Giovedì 21 settembre 2023 ore 20
Zappa Baza (Bulevar Vojvode Bojoviฤa 30A)
Il chitarrista, cantante e compositore VJE FARKA TOURÉ (Vieux Farka Touré) è un grande nome della musica maliana. È figlio del famoso musicista Ali Farka Toure (1939-2006), uno degli artisti più riconosciuti al mondo del continente africano. Vje è nato nel 1981 nella piccola città di Niafunke. Nella sua prima giovinezza, non ebbe il sostegno di suo padre per seguire le sue orme, ma Weier, nonostante questo, si dedicò segretamente alla musica e alla chitarra. Ha rapidamente progredito e costruito il suo stile di gioco distintivo e l'espressione artistica, e quando si è trattato della registrazione del suo primo album "Vieux Farka Touré" (2006), il musicista ospite dell'album è stato suo padre Ali, che ha fatto alcune delle sue ultime registrazioni prima della sua morte. Questo è stato seguito da una serie di pubblicazioni soliste di Vjeo: Fondo (2009), "The Secret" (2011), "Mon Pays" (2013) e "Samba" (2017), che hanno ampliato i confini della musica tradizionale dell'Africa occidentale, e grazie alla sua eccezionale tecnica di esecuzione, Vje si è guadagnato il soprannome di The Saharan Hendrix.
La carriera di Vjevo durante tutti questi anni ha preso una traiettoria esclusivamente ascendente, assicurandogli una posizione elevata tra gli artisti del blues del deserto. Ha fatto molte apparizioni in diverse parti del globo, così come collaborazioni con numerosi musicisti, e un posto particolarmente attraente nella sua carriera è stata la sua apparizione alla cerimonia di apertura della Coppa del Mondo FIFA 2010 in Sud Africa. Con l'ultimo album
"Les Racines" (World Circuit, 2022), una sorta di omaggio a suo padre, Vje è tornato alle sue radici, ricollegandosi profondamente con l'eredità Songai del nord del Mali e le tradizioni dell'Africa occidentale. Tutte e dieci le poesie sono sue composizioni originali in cui ha affrontato vari temi, per lo più incentrati sui veri valori umani.
Vje Farka Ture si esibisce a Belgrado con il suo trio, che comprende anche Adama Kone (batteria, kalabaš) e Marshall Henry (basso). Questo è il primo concerto di Vjeo in Serbia.
Dj Killo Killo (Serbia)
Giovedì 21 settembre 2023 ore 20
Zappa Baza (Bulevar Vojvode Bojoviฤa 30A)
Vojislav Malešev aka DJ/MC KILLO KILLO è nato a Novi Sad nel 1975. È impiegato come cantante presso l'Opera del Teatro Nazionale Serbo nella sua città natale. Parallelamente, ha un progetto solista come MC Killo Killo, all'interno del quale canta su solchi-reggae o ridim, e persino matrice dramenbejs, eseguendo la sua poesia autoriale, aggiungendo alle melodie esistenti sfumature a volte orientali, il più delle volte utilizzando il lavoro di produttori di Balkan-bit.
Nel 2007, ha formato il gruppo KILLO KILLO Band, che esegue il genere ridim in una fusione molto energica di funk e reggae. Nel ruolo di DJ, Killo Killo partecipa attivamente agli eventi organizzati da Global Village People, un'associazione di Novi Sad che raccoglie tutti i tipi di world music ed è coinvolta nella prenotazione di concerti e nella selezione del programma di concerti di world music all'exit festival.
Attraverso la musica, Killo Killo nutre il suo pensiero transglobale, basato sull'idea che ascoltare musica dall'India, dal Medio Oriente, dai Balcani, dal Nord Africa e dall'Amazzonia, raggiunge la felicità spirituale e la ricchezza dell'anima. Come DJ / MC, incoraggia facilmente le persone a ballare e godersi ritmi moderni combinati con diversi patrimoni del Terzo Mondo, ma a volte può introdurre le persone in una sorta di trance meditativa o stato vicino a un'esperienza mistica.
Si è esibito in tutta Europa, principalmente in Germania, Francia, Austria, Belgio e Svizzera. Collabora con grandi nomi di DJ della world music, come DJ Click, Kosta Kostov, Dunkelbunt, Shazalakazoo, Fokus, Superstereo, Neki... È stato selezionato per esibirsi al WOMEX di Salonicco nel 2012, come parte del programma di DJ showcase.
Per meglio inserirsi nell'atmosfera della performance della leggenda Vjeo Farka Ture all'11° Todo Mundo Festival, DJ Killo Killo ha promesso di prestare attenzione alla musica dell'Africa nel suo set.
Concerto last minute (...)
e
Alba Karmona (Spagna)
Venerdì 22 settembre 2023 ore 20
Centro Culturale ebraico "Oneg Šabat" (JEVREJSKA, 16)
Alba Karmona è una delle voci più emozionanti della musica tradizionale e flamenca della Spagna. È nata in Catalogna, ma i suoi genitori sono nati a Malaga, motivo per cui è stata esposta alla danza e al canto flamenco fin dalla tenera età. Nei suoi 18 anni di carriera, è stata membro di acclamati gruppi di flamenco e jazz, collaborando con artisti come Perico Sambeat, Chano Dominguez, Mauricio Sotello e altri. Come cantante, ha partecipato al famoso musical Flamenco Hoy! diretto da Carlos Saura, così come in alcuni altri famosi progetti artistici.
Nel periodo dal 2011 al 2018 Alba è stata la cantante, compositrice e arrangiatrice della famosa band Svenska Las Migas, dopo di che ha iniziato una carriera solista, approfondendo e ampliando il suo sincero interesse per la musica popolare del Mediterraneo e la musica tradizionale dell'America Latina. Il suo album di debutto Alba Carmona (2018) contiene nove canzoni, per lo più sue. Il secondo album uscirà nell'autunno di quest'anno.
Nel 2022, è stata nominata per il Premio Musicale Spagnolo Premios Odeón come Miglior Nuovo Artista di Flamenco.
Lavora anche in duo con suo marito Jesús Guerrero, un eccezionale chitarrista spagnolo di flamenco, con il quale terrà il suo primo concerto a Belgrado. Alba Karmona esplora da anni i diversi suoni della musica popolare e moderna. L'attuale repertorio di composizioni originali di Alba deriva dalla ricchezza della tradizione orale, assorbendo una gamma più ampia di musica popolare e tradizionale spagnola, nonché il patrimonio di altre culture.
Sabato 23 settembre 2023 / ore 11
RTS Club – Spazio galleria di Radio Belgrado (HILANDARSKA 2, ingresso da SVETOGORSKA)
CONFERENZA INTERNAZIONALE
"La tradizione oggi, nella world music"
La conferenza è organizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, Radio Televisione della Serbia e Radio Belgrado 3.
Sebbene la musica popolare sia stata utilizzata ed elaborata fin dai tempi antichi, in diverse epoche e generi musicali, il concetto di world music, come albero musicale separato e ramificato, si è sviluppato dal momento della denominazione del genere, cioè dalla seconda metà degli anni ottanta del 20 ° secolo. Da allora, il vasto cosmo musicale è stato in costante sviluppo e in esso i più diversi approcci alla tradizione come fonte di ispirazione. Tutte queste fusioni, più semplici e complesse, più vicine al pop o al rock, al jazz o alla musica sperimentale, attirano fan diversi, il che non fa che confermare la polivalenza del genere world music, sia in termini di linguaggi musicali che in termini di pubblico.
Allo stesso tempo, il termine tradizionale stesso è duro, che è anche caduto sotto il termine ombrello world music,anche se con il suo sottotitolo accettato in tutto il mondo: radici. Solo in Europa, stiamo assistendo a numerose band contemporanee provenienti dalle aree urbane, che amano un'autentica canzone o concerto rurale, e in Serbia abbiamo almeno quattro di questi gruppi: Moba, Roฤenice, The Singing Troupe di Svetlana Spajiฤ e Crnaฤanka (una giovane sterlina del famoso gruppo originale).
La musica tradizionale ha i suoi fan, ma, come previsto, questo cerchio è più stretto di quel cerchio che è più gradito alla tradizione attraverso i filtri moderni. Tuttavia, ci sono sempre domande, legate in generale al pubblicodel genere polivalente world music: è più giovane o più vecchio, desideroso di conoscere e sfidare o ballare e divertirsi, innamorato del locale o globale, vicino e familiare o insolito e sconosciuto?
Oltre agli artisti stessi che amano l'espressione tradizionale all'interno della musica mondiale, ci sono varie iniziative in tutta Europa, incentrate sul patrimonio autentico. Sono in fase di progettazione progetti volti a promuovere il patrimonio, parti del programma del festival di musica mondiale sono riservate ai contenuti delle radici, i presentatori radiofonici del settore della musica mondiale sono felici di trasmettere musica tradizionale di diversi paesi e da diversi anni è attiva la rete European Folk Network..
Qual è il posto della musica tradizionale nella scena musicale mondiale oggi? Questo è un argomento che sarà discusso – in modi diversi, da diverse angolazioni e sulla base di esperienze professionali e di vita separate – i partecipanti alla CONFERENZA INTERNAZIONALE "LA TRADIZIONE OGGI, NELLA WORLD MUSIC", che si terrà a Belgrado, nello spazio RTS Club – Galleria di Radio Belgrado, il 23 settembre 2023, in occasione della Giornata europea dell'arte popolare La Giornata popolare europea, recentemente adottata dalla Rete europea del folclorismo, sarà celebrata per la prima volta quest'anno in tutta Europa. La Conferenza Tradija danas, nella musica del mondo – ora la terza organizzata dalla Ring Ring Association (precedentemente: Women in the World Music, 2021 e Music on the Move, 2022), riunirà etnomusicologi, musicisti, scienziati, organizzatori di festival, giornalisti e altri operatori culturali.
La conferenza è aperta, quindi chiunque sia interessato può partecipare. L'ingresso è gratuito.
ERDลFลฐ (Ungheria)
Sabato 23 settembre 2023 ore 20
Centro Culturale ebraico "Oneg Šabat" (JEVREJSKA, 16)
La band ungherese Erdลfลฑ interpreta la musica rurale dell'area del bacino dei Carpazi. Allo stesso tempo, il gruppo riunisce i migliori artisti della scena ungherese della musica folk e mondiale. Il nome della band deriva dalla storia archetipica della musica popolare di un pastore che perse le sue pecore, così andò alla loro ricerca, attraversando radure e radure della foresta (erdลfลฑ: radura della foresta).
La band Erdลfลฑ presenta le tradizioni musicali degli ungheresi e di altri gruppi etnici del villaggio del bacino dei Carpazi, con particolare attenzione al suono delle corde. Mentre le strutture sociali agricole rurali originali si disintegravano, il gruppo si prefisse il compito di trasferire la ricca e colorata cultura musicale in questione in un ambiente urbano moderno.
I membri del gruppo sono: Adam Kish-Bolbinot (violino, voce), Andor Maruzhensky (violino), Marton Eri (viola, viola a tre corde), Shama Shalamon (fisarmonica), Catalin Eri (contrabbasso), Attila Halmos (violino), Mate Callas (violino), Gergely Kerekgjarto (citra, viola) e Attila Kasap (sassofono).
JANUSZ PRUSINOWSKI KOMPANIA (Polonia)
Sabato 23 settembre 2023 a seguire ore 20
Centro Culturale ebraico "Oneg Šabat" (JEVREJSKA, 16)
JANUSZ PRUSINOWSKI KOMPANIA è un importante gruppo di musicisti polacchi che continuano la tradizione dei maestri di villaggio e modelli di ruolo personali nel processo di sviluppo della tecnica e dello stile di esecuzione. Allo stesso tempo, sono una sorta di band d'avanguardia propria, suono caratteristico e linguaggio di improvvisazione, che unisce musica e danza, arcaico e moderno, melodie rurali e accenni di rubate di Chopin, amore per l'improvvisazione vicino al jazz e l'espressività della musica rock.
I concerti e le tournée della compagnia di Janusz Prusiลski di solito includono attività istruite, sia in Polonia che all'estero, poiché la banda conduce anche una varietà di laboratori di musica e danza, che hanno dimostrato di essere il punto di partenza per molti giovani interpreti della musica tradizionale della Polonia.
Lo stile unico della band è il risultato del loro tentativo di trovare nuovi modi di interpretare gli elementi più importanti della musica di paese della Polonia centrale, avvicinando la mazurka – cantata, suonata, ballata e improvvisata dal vivo – e l'uomo di quest'epoca. Oltre ai concerti, Januš e la sua compagnia (la band è nata dal Trio di Januš Prušinovski) si esibiscono alle feste del villaggio e nelle discoteche cittadine. Tra il 2008 e il 2012, il gruppo ha fatto un numero esemplare di esibizioni in Europa, Asia, Canada e Stati Uniti, e nel 2012 hanno anche tenuto una performance di presentazione al WOMEX di Salonicco.
Oltre ai concerti solistici, la Compagnia partecipa a innumerevoli progetti artistici, collaborando con una tavolozza di artisti. Hanno pubblicato tre album finora: "Mazurki" (2008), "Serce" (2010) e "Knee-deep in Heaven" (2013). Questa è la loro prima esibizione in Serbia.